I grandi temi del Convegno Nazionale Direl nelle interviste realizzate da Retenews 2.0

Le proposte, le sfide e gli obiettivi della Direl, il ruolo, la formazione ed il reclutamento della dirigenza pubblica, la consapevolezza di essere “servitori dello Stato e dei cittadini”, la necessità di organici e strumenti adeguati, il rapporto tra dirigenti, politica e magistratura, il rapporto tra Governo, Parlamento ed Amministratori Locali,  il problemi della Sanità territoriale, l’annunciata  riforma delle Province, le opportunità ed i rischi del PNRR: sono questi i temi  affrontati dal  servizio giornalistico realizzato da  Retenews 2.0, nel corso del Convegno Nazionale Direl, che si è tenuto a Roma lo scorso 15 giugno.

Il reportage raccoglie le interviste rilasciate dal Segretario Nazionale Direl Mario Sette, e da alcuni degli importanti ospiti intervenuti:  le posizioni, le opinioni, le aspettative  dei rappresentanti delle Confederazioni Sindacali, del mondo della Politica e delle Istituzioni, in una interessante carrellata sulle nuove sfide che attendono la dirigenza degli Enti Territoriali, interpretati dal direttore dell’emittente, Laura Cancellieri, come “spina dorsale del Paese e garanzia per il territorio”.

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Il resoconto del Convegno Nazionale Direl

Un nuovo contratto per i dirigenti delle funzioni locali e un testo unico per Comuni e Province”.   Sono queste alcune delle novità emerse nel corso del successivo Congresso nazionale che si è  tenuto oggi, al Palazzo Santa Chiara.

Ad annunciare l’arrivo di un nuovo atto di indirizzo propedeutico all’avvio della contrattazione collettiva nazionale per i dirigenti di Regioni, Province, Comuni, città Metropolitane, segretari comunali e provinciali, è stato il Presidente dell’Aran, Antonio Naddeo.

“Un nuovo testo unico per gli Enti Locali”, è invece quello a cui sta lavorando in prima persona il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, intervenuta durante il Congresso.

Con la revisione di alcuni istituti legislativi, ad avviso del sottosegretario, ci sarà spazio per la reintroduzione del ruolo delle Province quale ente intermedio di governo del territorio.

Con questa nuova cornice di riferimento andrà ridefinita, per il nostro sindacato, la funzione di coordinamento per i comuni più piccoli, anche al fine di assicurare l’attuazione dei piani del PNRR.

Al centro del dibattito anche il tema della “riforma della giustizia”, al vaglio del Consiglio dei Ministri in queste ore.

Per il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, intervenuto nel corso del dibattito, “va abolito l’abuso d’ufficio” perché tale previsione di reato, oltre a concludersi con un numero molto esiguo di sentenze di condanna, costituisce una mole di lavoro eccessiva per gli organi della magistratura.

Per il senatore di Forza Italia i dirigenti devono poter avere la possibilità di assumersi le “responsabilità decisionali” derivanti dalla loro attività lavorativa, in un contesto di norme chiare e livelli di responsabilità semplificati (vedi intervista nell’allegato).

I lavori pomeridiani hanno affrontato il tema della sfida digitale, anche ai fini di una corretta misurazione del risultato di efficacia amministrativa, in una logica di collaborazione e di accompagnamento dell’ agire dirigenziale e non di contrapposizione meramente valutativa.

Infine, un focus sulle principali novità del nuovo codice degli appalti, che definisce ed semplifica alcuni parametri di correttezza e legittimità procedurale nelle scelte decisionali del dirigente.

Fra gli ospiti, i segretari delle principali confederazioni autonome del pubblico impiego e rappresentati del mondo politico e istituzionale come l’on. Emanuele Loperfido, l’on. Roberto Morassut, l’on. Ubaldo Pagano, il sen. Dario Parrini, l’on. Giorgio Lovecchio e Stefania Bonaldi, responsabile della Pa per il Partito Democratico.

Sono inoltre intervenuti: il Segretario Generale della Città Metropolitana di Roma, Paolo Caracciolo, Gaetano Palombelli, Direttore  Upi Lazio, Paolo Rosati, direttore generale di Capitale Lavoro, società in house della Città Metropolitana di Roma, il magistrato TAR Piemonte Savio Picone, l’avvocato Domenico Tomassetti, il Segretario Generale della CCIA di Messina, Paola SabellaEuclide Della Vista, direttore ITS Academy Lazio Digital.

Interviste
Foto dell’evento
Momenti del Convegno

Assemblea degli iscritti 2023: esito del Congresso

L’assemblea congressuale della Direl, convocata a Roma il 14 giugno 2023, ha eletto all’unanimità il Segretario Nazionale, Mario Sette, riconfermando il suo incarico per i prossimi cinque anni.

Eletti anche il Presidente, Filippo Giordani, il Consiglio Nazionale e la Segreteria Nazionale:

Vice Segretario Nazionale Vicario: Ruggiero Di Pace
Vice Segretario Nazionale Vicario: Micky De’ Finis
Vice Segretario Nazionale aggiunto: Federica Brazzafolli
Vice Segretario Nazionale aggiunto: Senia Bacci Graziani
Vice Segretario Nazionale aggiunto: Antonio Cito
Vice Segretario Nazionale aggiunto: Giancarlo Pastrone
Vice Segretario Nazionale aggiunto: Giampiero Vangi

All’evento hanno partecipato numerosi politici e alti funzionari della pubblica amministrazione, con i quali il sindacato continuerà a dialogare.

CONGRESSO E CONVEGNO DIREL ROMA TEATRO SANTA CHIARA

LA DIRIGENZA  PUBBLICA E LE NUOVE SFIDE DEL CAMBIAMENTO
NELLA REPUBBLICA DELLE AUTONOMIE
CONVEGNO NAZIONALE DIREL

ROMA – 15 GIUGNO 2023 – Palazzo Santa Chiara

Giovedì 15 giugno, a partire dalle ore 10.00, il Palazzo Santa Chiara a Roma, in piazza Santa Chiara 14, ospiterà il Convegno Nazionale della Direl che  porterà nella Capitale i Segretari comunali e provinciali  ed i dirigenti e direttivi degli Enti Locali e delle Regioni, operanti su tutto il territorio del Paese: da Nord a Sud, isole comprese.

La pubblica amministrazione siamo noi!” è lo slogan del nostro evento, che intende celebrare anche i cinquant’anni dalla nascita della Direl.

Nuove sfide accompagnano il lavoro dei manager pubblici degli Enti territoriali: l’applicazione dei piani del PNRR, il lavoro agile, la transizione digitale, le implicazioni rivenienti dalle annunciate riforme delle Province e in tema di Autonomia Differenziata.

Questi, ed altri temi, saranno discussi nel corso dell’evento, in cui  presenteremo anche le proposte Direl per un nuovo testo unico degli Enti locali e la ridefinizione del ruolo del dirigente pubblico.

La PA. guarda al futuro, ma per farlo serve una classe dirigente preparata e motivata.

La Brochure dell’evento

L’Assemblea degli iscritti 2023: le ragioni, gli obiettivi e i grandi temi

L’Assemblea degli iscritti, convocata a Roma per il prossimo 14 giugno, sarà chiamata non solo ad esprimersi per il rinnovo delle cariche elettive in scadenza, ma anche soprattutto ad approvare il nuovo Regolamento di organizzazione, secondo la proposta licenziata dal Consiglio Direttivo in carica, per ridefinire la struttura organizzativa della DirEL, rendendola più adeguata alle nuove sfide che l’attendono.

I principi e gli obiettivi che informano l’azione della DirEL e gli strumenti operativi di cui dotarsi per una maggiore efficacia ed efficienza dell’azione, erano già stati oggetto di un’ampia riflessione, condotta nel corso dei lavori precongressuali che si sono svolti a Roma nelle giornate del 27, 28 febbraio ed 1 marzo scorso, cristallizzata in un documento programmatico, ispiratore dei temi dell’Assemblea Nazionale e preambolo al nuovo Regolamento di organizzazione.

Riicordiamo come, nel novembre 2017 la DirEL, con la DIRER/SIDirSS e la Fedir hanno dato origine alla FEDIRETS, un nuovo, grande soggetto sindacale di massima rappresentanza al tavolo della contrattazione nazionale, di cui la DirEL è componente dotata di propria autonomia patrimoniale ed organizzativa, e titolare di una ormai cinquantennale storia di tutela della dirigenza degli Enti Locali.

Conservare, nell’ambito della più ampia compagine FEDIRETS, la memoria e l’identità culturale della DirEL, impone, contestualmente, una forte riflessione in termini di attualità e modernizzazione degli strumenti e di un’organizzazione snella, veloce, che ci consenta di essere al passo con i tempi, o sia  addirittura anticipatrice di alcune evoluzioni.

Di qui l’esigenza di apportare delle modifiche organizzative con l’adozione del nuovo Regolamento che ridefinirà, anche nella nomenclatura, le cariche, gli organi e le loro prerogative e funzioni, ridisegnando l’assetto delle strutture periferiche secondo un criterio di prossimità, per un maggiore radicamento ed un’azione più efficace.

Tra le più importanti novità segnaliamo la previsione che la Segreteria Nazionale, nello svolgimento delle sue funzioni, possa avvalersi del supporto di una Commissione Giuridica e di una Commissione Etica, composte anche di membri esterni alla DirEL, per portare all’interno del nostro sindacato anche le competenze e le esperienze che provengono dal mondo accademico e delle professioni.

Il Congresso DirEL 2023 intende dunque segnare un importante momento di riflessione sul lavoro fin qui svolto, celebrando  i suoi  cinquant’anni di attività, ma anche rilanciare i grandi e sentiti temi della valorizzazione del capitale umano, della separazione dell’indirizzo dalla gestione, dell’indipendenza del dirigente pubblico, della selezione  secondo criteri di preparazione culturale e professionale e di competenza, della buona amministrazione a servizio della collettività, della riconsiderazione del ruolo della dirigenza pubblica a tempo indeterminato, di una migliore comprensione e definizione dei processi e dei contesti politici, amministrativi, ambientali ed economico-finanziari nei quali opera.

Temi tutti, che  caratterizzeranno la mozione congressuale del Segretario Generale uscente, Mario Sette, candidato alla rielezione  con voto unanime del Consiglio Direttivo, e saranno d oggetto di un Convegno Nazionale in programma per il successivo 15 giugno, di cui vi daremo ampia informazione.

Due appuntamenti importanti, per i quali auspichiamo la più ampia partecipazione.

Documento programmatico
Regolamento

Convocata l’Assemblea Nazionale della Direl

In data 14 giugno 2023 alle ore 16,00 presso la sede legale della Federazione Direl in Roma Via Prospero Alpino, 69 è convocata l’Assemblea Nazionale Direl per il rinnovo delle cariche di Presidente Nazionale e di Segretario Nazionale, nonché per l’approvazione delle modifiche regolamentari approvate dal Consiglio Nazionale Direttivo.

L’iscritto che non intenda  partecipare, potrà  delegare altro iscritto, entro il termine del 30 maggio 2023, inviando, all’indirizzo info@direl.net, il seguente  messaggio di posta elettronica:

Per la partecipazione alla adunanza dell’Assemblea Nazionale DIREL in data 14 giugno 2023 alle ore 16,00 presso la sede legale della Federazione Direl in Roma Via Prospero Alpino, 69

delego a rappresentarmi

(nome e cognome) ___________________________________________________________

Gli iscritti che non intenderanno  partecipare  personalmente e non eserciteranno  la facoltà di delega, saranno comunque rappresentati dal responsabile della struttura territoriale di maggiore prossimità a quella in cui prestano servizio o, per gli iscritti in quiescenza, a quella in cui hanno prestato servizio fino al momento del collocamento in pensione, nel seguente ordine: struttura aziendale, struttura provinciale (se costituita), struttura regionale.

IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Mario Sette

Elenco dei responsabili delle strutture territoriali di maggiore prossimità:

Sette Mario per le regioni Lazio, Sardegna e Umbria

Di Pace Ruggiero per le regioni Lombardia e Marche

Pastrone Giancarlo per le regioni Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria

Abate Sergio per le regioni Friuli e Trentino Alto Adige

Dorigo Maurizio per la regione Veneto

Palmieri Matilde per la regione Emilia e Romagna

Baccei Sabrina per la regione Toscana

De Finis Micky per le regioni Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata

Ruggiero Maria Cristina per la regione Campania

Pagano Riccardo per le regioni Calabria e Sicilia

 

TFS dipendenti Enti Locali: prossimo avvio dei ricorsi promossi dalla Direl

Considerati il vivo interesse riscosso dall’iniziativa promossa dalla Direl con il patrocinio dello Studio Legale TG Lex degli Avv.ti Tomassetti e Guzzo, e le numerose adesioni pervenute, la DIREL nei prossimi giorni  darà avvio alla procedura interruttiva dei termini di prescrizione del diritto ad ottenere il TFS ricalcolato secondo le modalità attualmente previste per i dipendenti statali,  per tutti i nostri iscritti che hanno già aderito  all’azione.

A partire  dal prossimo mese di luglio, si procederà al deposito di un gruppo di ricorsi pilota, dinanzi al Tribunale Civile, in funzione di Giudice del Lavoro.

Qualora tu fossi interessato, e non avessi ancora provveduto a formalizzare la tua adesione,  ti rammentiamo che è ancora possibile partecipare,   inviando  all’indirizzo email tfs.ricorsi@direl.net  entro il termine del prossimo 31 maggio, l’allegato modulo di adesione, corredato dalla ricevuta di versamento della relativa quota.

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Un breve riepilogo:

I motivi dell’azione

L’attuale disciplina prevede  per i dipendenti degli EE.LL.  l’applicazione di un  divisore di calcolo più elevato ( divisore 15 per i dipendenti Enti Locali / divisore 12 per i dipendenti dello Stato,) che determina una rilevante diminuzione della quota unitaria da moltiplicare per il numero degli anni utili per il calcolo, con la conseguenza che, a parità di retribuzione, di contributi versati e di  anni utili ai fini del calcolo, il TFS dei dipendenti degli Enti Locali è significativamente inferiore.

Cosa ci proponiamo di fare per tutelare i nostri iscritti

La prima fase del percorso prevede quindi la procedura interruttiva dei termini di prescrizione del diritto ad ottenere il TFS ricalcolato secondo le modalità attualmente previste per i dipendenti statali per tutti gli aderenti all’azione, ed il deposito di un gruppo di ricorsi pilota, presso Fori territorialmente diversi al fine di ottenere almeno un’ordinanza di rimessione della questione alla Consulta.

Infatti, l’esito favorevole dei ricorsi, che saranno proposti dinanzi al Tribunale Civile, in funzione di Giudice del Lavoro, del luogo in cui ha sede l’ufficio presso il quale i ricorrenti sono addetti o erano addetti al momento della cessazione del rapporto, determinerebbe l’intervento della Corte Costituzionale per una pronunzia di incostituzionalità della norma discriminante.
Una pronuncia favorevole determinerebbe un immediato vantaggio economico per i dipendenti degli Enti Locali, derivante dal sostanziale incremento degli importi liquidati a titolo di TFS, come si evince dalla scheda di confronto allegata.

 Come aderire

Possono aderire all’azione di ricorso gli iscritti Direl DIRIGENTI o DIRETTIVI degli Enti Locali, assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato in data antecedente il 31 dicembre 2000, ed in particolare:

a) Dirigenti e Direttivi già collocati in quiescenza e che hanno ricevuto il TFS da non oltre cinque anni;

b) Dirigenti e Direttivi ancora in servizio, assunti entro il 31.12.2000, aventi diritto al TFS.

L’adesione prevede il versamento di una quota di contributo  di :
€ 100 per i direttivi/funzionari
€ 200 per i dirigenti

che dovrà essere versata su c/c Intesa Sanpaolo intestato a

FEDERAZIONE NAZIONALE DIRIGENTI PUBBLICI LOCALI
VIA PROSPERO ALBINO 69  00154 ROMA
IBAN : IT61 F030 6909 6061 0000 0195 155

Modulo di adesione ricorso TFS
Scheda di confronto TFS Stato – EE-LL

 

Rimuovere la disparità di trattamento nel calcolo del TFS per i dipendenti degli Enti Locali: Le azioni della Direl

La  DIREL, con il patrocinio dello Studio Legale TG Lex, degli Avvocati Tomassetti e Guzzo, ha deciso di avviare una serie di ricorsi giurisdizionali finalizzati ad ottenere un intervento della Corte Costituzionale che consenta finalmente di eliminare la disparità di trattamento attualmente esistente in materia di modalità di calcolo del TFS tra i dipendenti degli Enti Locali e i dipendenti Statali, estendendo ai primi la più favorevole disciplina prevista per i dipendenti statali.
L’attuale disciplina prevede infatti, per i dipendenti degli EE.LL.  l’applicazione di un  divisore di calcolo più elevato, che determina una rilevante diminuzione della quota unitaria da moltiplicare per il numero degli anni utili per il calcolo, con la conseguenza che, a parità di retribuzione, di contributi versati e di  anni utili ai fini del calcolo, il TFS dei dipendenti degli Enti Locali è significativamente inferiore.

Una pronuncia favorevole determinerebbe un immediato vantaggio economico per i dipendenti degli Enti Locali, derivante dal sostanziale incremento degli importi liquidati a titolo di TFS.

I  ricorsi  verranno proposti dinanzi al Tribunale Civile, in funzione di Giudice del Lavoro, del luogo in cui ha sede l’ufficio presso il quale il dipendente è addetto o era addetto al momento della cessazione del rapporto.
Possono aderire all’azione di ricorso i  dirigenti o direttivi degli Enti Locali:
a) collocati in quiescenza e che hanno ricevuto il TFS da non oltre cinque anni;
b) ancora in servizio e prossimi al collocamento in quiescenza, aventi diritto  al TFS.

La proposta della Direl sarà presentata  in un  webinar informativo aperto.

Mercoledì 22 marzo  ore 17.00 ( in collegamento telematico)

La disparità di trattamento nel calcolo del TFS per i dipendenti degli Enti Locali:    

                            Le azioni della Direl

Relatori:  Avv. Domenico Tomassetti, Avv. Michele Guzzo  Studio TG Lex

Per partecipare sarà sufficiente inviare una e-mail all’indirizzo: seminari-a@direl.net
specificando, oltre al nome e cognome, qualifica ed ente di riferimento, la propria iscrizione alla Direl o l’interesse ad iscriversi

Il PIAO e la proposta Direl per il Welfare Integrativo, nei webinar programmati per il mese di febbraio

L’attività di formazione ed aggiornamento per i nostri iscritti riprende, a partire dal mese di febbraio, con due interessanti eventi, dedicati all Piano Integrato di Attività e Organizzazione, ed alla proposta Direl per la redazione dei piani di welfare integrativo,  entrambi in calendario per il mese di febbraio.

Nel primo  webinar, in programma per il 15 febbraio, i consulenti esperti di Dasein srl, società partner della Direl nelle attività di formazione, offriranno  ai nostri iscritti  un intervento formativo durante il quale saranno analizzati gli aspetti salienti e i punti nevralgici relativi alla predisposizione del PIAO e verranno fornire indicazioni operative per la corretta adozione dei documenti.

Nel secondo webinar, in programma per il 22 febbraio, la Direl presenterà contenuti e modalità di predisposizione del piano di welfare integrativo in sede di contrattazione decentrata, ed illustrerà , anche operativamente,  la propria proposta che considera, in affiancamento al fondamentale elemento della assistenza sanitaria, l’erogazione di altri servizi di valenza sociale, attraverso un immediato accesso informatico che ne rende  agevole l’utilizzo concreto
Il   webinar, di taglio informativo, ma soprattutto operativo, affronterà i punti nodali per la predisposizione dei Piani di Welfare e la loro inclusione nei CCDI.
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Il programma degli appuntamenti

Mercoledì 15 febbraio  ore 17.00- 19.00
Il Piano Integrato di Attività e Organizzazione  (A cura di Dasein Srl )

– I piani assorbiti e le competenze degli organi degli Enti Locali
– Le tempistiche di adozione
– Le modalità, gli strumenti e i soggetti coinvolti nei monitoraggi
– Le sanzioni previste
– I modelli in divenire nel 2023

RELATORE Dott.ssa Elisabetta PANDOLFO – Esperta in consulenza organizzativa e strategica negli Enti Locali, implementazione sistemi di programmazione e controllo, valutazione delle performance, definizione executive compensation e politiche retributive, supporto prevenzione corruzione e trasparenza.

Per iscriversi inviare una mail a seminari-a@direl.net

Mercoledì 22 febbraio  ore 17.00- 19.00
Il welfare e le proposte Direl nella contrattazione decentrata

– Il finanziamento
– I vantaggi per l’ente e i vantaggi per il dirigente
– Come dare attuazione al welfare integrativo: dalla previsione in  contrattazione decentrata all’ adesione del lavoratore ai gestori individuati
– Perchè Direl ha scelto Bisalus e la piattaforma TreCuori
– Esempi pratici

RELATORI: dott. G. Scarangella, avv. M.M. Morino, dott. R. Di Pace, dott. G. Pastrone

Per iscriversi inviare una e-mail all’indirizzo: seminari-b@direl.net

Tutti i workshop si terranno in collegamento telematico

Per partecipare sarà sufficiente inviare una e-mail all’indirizzo corrispondente al seminario che si desidera seguire, specificando, oltre al nome e cognome, qualifica ed ente di riferimento, la propria iscrizione alla Direl o la volontà di iscriversi.

 

llegittima la durata infratriennale dell’incarico dirigenziale: Il Giudice del Lavoro

Con recentissima sentenza, resa lo scorso 16 gennaio nel procedimento civile in primo grado in materia di lavoro iscritto al  n. 5770  del RGAC dell’anno 2022 ,  il Tribunale di Roma sez.3^ Lavoro, nella persona del Giudice dott. Dario Conte, ha  dichiarato la nullità della clausola che aveva  stabilito  una durata infratriennale dell’incarico conferito ad un dirigente del Comune di Roma, ponendo principi importantissimi sul conferimento e soprattutto sulla revoca ante tempus degli incarichi dirigenziali. 

Il ricorrente, rappresentato e difeso dai  legali di fiducia della Direl, avv. Domenico Tomassetti ed avv. Michele Guzzo, ha visto  affermare il diritto reclamato, secondo  principi  che la sentenza  ribadisce e  che il nostro sindacato ha sempre invocato e tutelato. 

Particolarmente interessanti, e di portata generale,  le  articolate motivazioni della decisione, che  fanno riferimento al dettato dell’art. 19, co.2 del d.lgs n.165/2001 ed alla inderogabilità della durata non inferiore a tre anni per gli incarichi dirigenziali, comunque conferiti,  indipendentemente  dalla durata del mandato dell’Organo che li conferisce ( nel caso in esame il Commissario Straordinario di Roma Capitolina), o dal conferimento di incarico ex art. 110, co.3 del TUEL, configurandosi, in caso contrario, un meccanismo di spoyl sistem  più volte censurato dalla Corte Costituzionale.

“…. La regola della durata minima triennale, argomenta  il Giudice adito,  ha d’altronde, nell’insegnamento della Corte Costituzionale, addirittura fondamento costituzionale, rispondendo alla finalità di garantire ai dirigenti pubblici, soggetti a meccanismi di valutazione dai quali dipendono le loro carriere, di permanere, salve legittime ragioni di revoca, nel loro incarico, per il tempo stimato necessario a veder stimati i risultati da loro raggiunti, e nel contempo soprattutto preservando il loro statuto di autonomia….”

Comunque, anche nelle circostanze in cui la revoca anticipata dell’incarico trova legittime ragioni, l’esercizio di tale potestà da parte di un Ente  non è del tutto libero ed indiscriminato.

Nel caso di esigenze di rotazione della dirigenza, in settori considerati critici dal Piano per la Prevenzione della Corruzione, il Giudicante riconosce in linea di principio il diritto all’assegnazione di un incarico di pari livello ed alla conservazione del trattamento economico in godimento fino alla scadenza triennale del precedente, escludendo che  l’Amministrazione possa procedere alla revoca  ante tempus restando  libera di assegnare, al dirigente che ne era titolare, qualunque altro incarico, di qualunque importanza e contenuto economico, secondo un mero apprezzamento del proprio interesse.

Le argomentazioni di sentenza   affrontano anche il tema  della cessazione anticipata dagli incarichi in corso, a seguito di processi di riorganizzazione. Il Giudicante esclude che i Regolamenti degli  Enti possano validamente prevedere che l’adozione di  una nuova organizzazione  comporti la redistribuzione di tutti gli incarichi, seppure  mediante un “interpello generale”, ritenendo che  anche in questa circostanza, e fatta eccezione ovviamente per eventuali posizioni soppresse, la revoca ante tempus non sia consentita, in ossequio alla regola  che  l’incarico non possa cessare prima della durata minima, se non per responsabilità dirigenziale.

“….Si insegna peraltro condivisibilmente che anche ove l’art. 13 del CCNL dirigenza enti locali 89/2001 trovi applicazione, la revoca anticipata va disposta con atto formale e motivato sulla base di ragioni attinenti il settore cui il dirigente è applicato….”

Alla illegittima revoca di un incarico con assegnazione di un altro, con  posizione retributiva inferiore, consegue  risarcibilità del danno.

La decisione del Giudice del Lavoro, nuovo brillante successo degli avv.ti Tomassetti e Guzzo, rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio della Direl, che vede  confermati ed affermati  principi di cui ha sempre chiesto e sostenuto applicazione, anche  con la propria piattaforma per la  contrattazione decentrata integrativa in esecuzione del CCNL F.L. 2016/18.