Riforma PA: “Ripartiamo dal merito”

Durante il convegno Direl e Direr-Sidirss che si è tenuto il 15 febbraio a Roma, proposte per migliorare la  pubblica amministrazione e valorizzare il merito. Sindacati “pronti ad impugnare la legge regionale del Friuli”.
Di seguito il comunicato stampa successivo all’evento e la rassegna stampa aggiornata.

ROMA 16 FEBBRAIO 2016 – “Quello che serve alla Pubblica amministrazione è più meritocrazia. Quanta più qualità ci sarà nelle nostre PA quanto più sarà garantita la legalità. Il recupero del merito deve essere il nostro impegno a seguito di una riforma che è stata solo apparente, decimata, azzerata e che vede il governo in difficoltà. La pluralità dei sistemi di controllo paralizza tutto e non consente al dirigente di lavorare con serenità. Non è possibile applicare la medicina difensiva alla PA, altrimenti si blocca tutto. In questo senso anche l’Anac è diventata quasi un quarto grado di giudizio. La sentenza della Corte Costituzionale? Giustizia divina“.
Parole forti quelle dell’on Paolo Sisto, membro della prima commissione Affari Costituzionali della Camera, intervenuto al convegno organizzato dai dirigenti degli enti locali, Direl e regionali Direr-Sidirss che si è tenuto il 15 febbraio 2017 a Roma.

Durante l’incontro si è posto l’accento sulla necessità del recupero del merito, della trasparenza, della semplificazione dei procedimenti ed autonomia rispetto alla politica, proprio come suggeriva il titolo dell’incontro: ‘Riformiamo la PA, valorizzando merito e competenze?”

Il senatore Giorgio Pagliari si è concentrato sul rapporto fra politica e dirigenza. Pagliari ha difeso il testo Madia, con riferimento all’incarico a termine e al dinamismo necessario all’interno della PA. “La sentenza della Corte costituzionale è inaccettabile – ha dichiarato – non dà nessun criterio certo, non ha senso sulla materia pubblicistica“. La speranza per Pagliari è che il processo riformatore possa proseguire, con la prossima legislatura, segno che in questo momento non si fa in tempo ad intervenire con un decreto ad hoc. Sul merito e sulla competenza necessari per una buona PA si è concentrato il senatore Andrea Mandelli che ha posto l’accento “sulla scelta di un sistema di valutazione che sia serio e oggettivo“.

E proprio la valutazione è il tema dei temi per Direl e Direr-Sidirss, oltre che al necessario dialogo che i sindacati devono avere con i politici. “Serve confronto – hanno affermato il segretario generale, Direl Mario Sette, e Direr, Silvana De Paolis. Fino ad oggi il governo non ci ha sufficientemente ascoltati e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ristabiliamo in dialogo costruttivo” hanno concluso.

Durante il convegno è stata presentata una proposta di Riforma della PA da parte dei sindacati con la creazione di un albo della dirigenza al posto del ruolo unico, con dei criteri nuovi di valutazione e di durata degli incarichi.

Infine, l’avvocato Domenico Tomassetti ha parlato della paradossale legge regionale del Friuli Venezia Giulia, la ‘copia’ del testo Madia che entrerà in vigore a giugno per la dirigenza e che i sindacati si sono detti pronti ad impugnare.

Presenti anche numerosi consiglieri regionali, della Città Metropolitana di Roma e del Comune, fra cui il consigliere regionale Luca Malcotti, il consigliere di Roma Capitale e della Città Metropolitana di Roma, Paolo Ferrara, il consigliere del Comune di Civitavecchia e della Città Metropolitana di Roma, Matteo Manunta.

Anche in questa seconda parte del dibattito si è posto l’accento sul rapporto politica e dirigenza, con riferimento alle nomine di esterni all’interno delle Pubbliche amministrazioni. La sintesi di quel rapporto perverso fra indirizzo politico e amministrativo che paralizza le nostre PA e, spesso, non rende giustizia al merito.

Dopo Venezia e Roma, il prossimo appuntamento con Direl e Direr-Sidirss “per una riforfma necessaria” sarà a Lecce, fra qualche settimana.

Angela Corica
Uff. stampa

RASSEGNA STAMPA EVENTO DIREL 15 FEBBRAIO 2017

LE CENSURE DELLA CONSULTA ALLA LEGGE DELEGA DI RIFORMA MADIA

Con la sentenza del 9 novembre 2016, n. 251 (depositata in cancelleria il 25 novembre 2016) la Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità di quella norma della legge delega che prevede che i decreti attuativi siano approvati previo semplice parere della Conferenza Stato-Regioni, dove serve invece un’intesa per poter procedere.
Più precisamente sono stati dichiarati costituzionalmente illegittimi gli articoli 11, 17, 18 e 19 della Legge delega n. 124 del 2015 nelle parti in cui prevedono “che il governo adotti i relativi decreti legislativi attuativi previo parere anziché previa intesa in sede di conferenza unificata“. Se ne deduce necessariamente che il decreto legislativo sui ruoli unici della dirigenza pubblica – approvato il 24 novembre – é viziato in radice per il fatto stesso di essere stato approvato sulla base di un parere della Conferenza Unificata Stato Regioni dello scorso 3 novembre 2016, e non a seguito d’intesa
La Corte peraltro ha poi spiegato che per sancire l’illegittimità derivata del decreto bisognerà attendere ulteriore impugnazione e verificare che nel frattempo che il Governo non vi abbia posto rimedio   (cfr sentenza_Corte Costituzionale 251).
Il Governo ha quindi ritirato prima della firma del Capo dello Stato i decreti attuativi della riforma Madia interessati dalle censure della Consulta, già approvati il 24 novembre relativi a Dirigenza e Servizi Pubblici Locali, per evitare ricorsi a cascata.
Un altro decreto sarebbe inficiato per effetto della sentenza della Corte Costituzionale, già in vigore e riguarda l’inasprimento delle norme per contrastare l’assenteismo dei pubblici dipendenti. Con specifico riferimento al decreto attuativo riguardante la dirigenza, è ormai pacifico che detto atto legislativo debba essere ripreso da capo per renderlo aderente alle prescrizioni della Consulta.
Pubblichiamo la nota informativa ANCI sugli effetti della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità di norme di delega contenute nella legge 124/2015 (Legge Madia), relativamente a: Dirigenza pubblica, Servizi pubblici locali, Società partecipate, Riordino delle norme sul lavoro pubblico.

LA DIREL DICHIARA LO STATO DI AGITAZIONE

La Segreteria Generale della DIREL, Federazione Nazionale dei Dirigenti e dei Funzionari degli Enti Locali, aderente a CODIRP, si associa ad UNADIS, anch’essa organizzazione sindacale aderente a CODIRP, che ha già dichiarato lo stato di agitazione contro lo schema di decreto legislativo di riforma della dirigenza pubblica approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 agosto.

Rilevate le evidenti incostituzionalità e l’eccesso di delega presenti nell’Atto del Governo n. 328 che riporta uno Schema di decreto legislativo recante la disciplina della dirigenza della Repubblica: un provvedimento che ad avviso della DIREL comporta gravi rischi per l’imparzialità della azione amministrativa.

Considerato che il suddetto schema si presenta come un attacco alla categoria dei dirigenti delle Regioni e degli Enti Locali che la DIREL rappresenta a pieno titolo in quanto organizzazione sindacale firmataria del vigente CCNL d’area

DICHIARA LO STATO DI AGITAZIONE

Contestualmente invita gli iscritti ad aderire allo stato di mobilitazione dando notizia di ciò alle Amministrazioni di riferimento rendendosi disponibili a partecipare alle iniziative di protesta che verranno successivamente comunicate da questa Segreteria.

F.to Il Segretario generale.
Dott. Mario Sette

documento-di-critica-e-proposta-su-riforma-madia

DIREL e la riforma della Dirigenza Pubblica: diamo il nostro contributo per migliorarla!

Riprendiamo dal sito nazionale www.direl.net il comunicato di ieri 3 ottobre a cura della Segreteria della Federazione.

Le posizioni che la DIREL ha assunto rispetto al dettato normativo della riforma Madia sono state esplicitate nel documento allegato che ha contribuito a dare contenuti all’elaborato della Confederazione di appartenenza, la Codirp, e sono state ampiamente argomentate nel corso dell’audizione tenutasi giovedì scorso presso la I Commissione Affari Costituzionali del Senato, presieduta dalla Senatrice Anna Finocchiaro.

Evidenti sono le criticità del provvedimento, viziato da profili di incostituzionalità, eccesso di delega e che si caratterizza per essere di impossibile attuazione.

In ragione della gravità della situazione, la Segreteria Generale ed il Direttivo Direl, riunitasi il 21 ed il 22 settembre, hanno approvato il seguente piano di azione:

RIFORMA DELLA DIRIGENZA

LA DIREL C’È

PER SUPERARE LE PREVISIONI NORMATIVE PROSPETTATE DAL GOVERNO CHE INDEBOLISCONO L ‘ASSETTO STRUTTURALE, LE RISORSE UMANE E FINANZIARIE DELLA P.A. E CONTRIBUIRE AD EVITARE L’INTRODUZIONE DI NORMATIVE CHE POSSANO COMPROMETTERE IL BUON ANDAMENTO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, IN UN QUADRO COERENTE DI GARANZIE ISPIRATO AI PRINCIPI DELL’IMPARZIALITA’ DELL’AZIONE PUBBLICA NELL’INTERESSE DEL CITTADINO, TENUTO CONTO CHE LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NON PUO’ PREVARICARE IL DETTATO COSTITUZIONALE;

PER IMPEGNARSI IN TUTTE LE SEDI IN PROPOSTE CORRETTIVE PRIMA DELLA DEFINITIVA APPROVAZIONE DELLE NORME DI RIFERIMENTO, DIFFONDENDO LA GIUSTA CONOSCENZA DEI VERI E MALCELATI OBIETTIVI DELLA RIFORMA IN ATTO;

PER OPPORSI, IN ULTIMA ISTANZA, ANCHE NELLE SEDI GIURISDIZIONALI, COINVOLGENDO LE REALTA’ ISTITUZIONALI AD OGNI LIVELLO SULLE CRITICITA’ CHE LA RIFORMA PROSPETTA,

LA DIREL SI IMPEGNA E IMPEGNA

I PROPRI ISCRITTI, I SIMPATIZZANTI E I PROPRI CONSULENTI GIURIDICI A PRESENTARE PROPOSTE MIGLIORATIVE E INTEGRATIVE, NONCHE’ EMENDAMENTI ED OGNI NECESSARIO CONTRIBUTO NORMATIVO RITENUTO UTILE PER CONVERTIRE IN SENSO POSITIVO L’IMPIANTO PROGETTUALE DELLA RIFORMA, A TUTELA DEI FONDAMENTALI DIRITTI DEL CITTADINO

Documento Direl – documento-audizione-direl-senato-29-settembre-2016_-2
Schema criticita’ decreto delegato Madia

L’ARAN RICONOSCE E LEGITTIMA L’ESISTENZA DI CODIRP

Riprendiamo dal sito nazionale Direl la notizia che attendevamo impazienti da tempo: il riconoscimento ufficiale da parte dell’Aran della Confederazione dei Dirigenti della Repubblica CODIRP. Ecco quanto ha dichiarato il Segretario Generale della Direl, Mario Sette, a nome dei suoi iscritti e della Segreteria composta da Antonio De Marchi, Franca Zirtollo, Filippo Giordani, Maurizio Marsico e Micky de Finis :

Il dato è tratto: la CODIRP ESISTE!

“Lo scenario sindacale della dirigenza nazionale finalmente può annoverare tra i suoi protagonisti la CODIRP,  Confederazione alla cui fondazione ha contribuito con tenacia e convinzione sin da subito la DIREL, credendo fortemente nel processo di rinnovamento avviato da alcuni anni e che ha consentito di costituire la Confederazione dei Dirigenti della Repubblica cui aderiscono Direl (Dirigenti Enti Locali), Unadis (Unione Nazionale Dirigenti dello Stato in servizio presso i Ministeri, la Presidenza del Consiglio e le Agenzie Fiscali), Fassid (Federazione di Medici e Sanitari, che raggruppa Aupi, Sinafo, Simet, Snr e Aipac), Femepa (Associazione Nazionale Medici INPS); Flepar (Federazione degli Enti Parastatali che raggruppa l’Associazione Avvocati INAIL e l’Associazione Avvocati INPS) e Dirigentiscuola (Dirigenti della scuola).

È una Confederazione di dirigenti composta da Federazioni presenti in tutte le Aree di contrattazione; Federazioni che fanno delle loro affinità il collante che le unisce e delle loro peculiarità il tavolo di lavoro dialettico costante per elaborare idee e proposte innovative di largo respiro su cui concentrare l’azione sindacale per il perseguimento degli interessi generali dei lavoratori e della cittadinanza.
La Codirp, pertanto, nell’ormai prossima tornata contrattuale, si propone di raccogliere le istanze provenienti dalle varie specificità delle aree dirigenziali, portando sui tavoli della contrattazione contributi qualificati volti a istituire possibili tutele giuridiche ed economiche necessarie a ridare stabilità alle figure dirigenziali e direttive della PA.
In tale contesto la DIREL svolgerà un ruolo decisivo.
E’ stato un successo della squadra! Contrari come siamo alle strategie che rispondono al proncipio di “un uomo solo al comando”…
Siamo davvero soddisfatti e… adesso si inizia a lavorare sul serio, grazie al contributo che tutti vorremo dare, in relazione alle possibilità ed alle disponibilità di ciascuno.
Avanti con determinazione, senso di appartenenza istituzionale, dignità e professionalità, consapevoli del fatto che siamo Noi la Pubblica Amministrazione su cui si fonda l’ordinario vivere civile del Nostro Paese!”

Atto di riconoscimento dell’Aran (in particolare vedi pagg. 3-9-24)

“Stabilità, trasparenza ed equità nei conti dell’Inps”. Così Tito Boeri, durante il convegno Direl: “Pensionati, pensionandi e previdenza sociale, facce della stessa medaglia?

TORINO, 11 MARZO 2016Convegno “Pensionati, pensionandi e previdenza sociale facce della stessa medaglia?

“Stabilità nei conti dell’Inps, trasparenza nella gestione, equilibrio fra tra contributi versati e gli importi pensionistici erogati e stop ai privilegi da vitalizi”. Inizia così l’intervento di Tito Boeri, presidente dell’Inps, intervenuto durante il convegno organizzato dalla Direl, il sindacato dei dirigenti degli Enti Locali.
In un video messaggio inviato agli organizzatori dell’evento che si è svolto oggi presso il Comune di Torino – sala Norberto Bobbio – il presidente Boeri ha parlato della situazione attuale delle casse dell’Inps ed ha rassicurato i pensionati italiani e i pensionandi, rispetto ai facili allarmismi di questi giorni. “Le pensioni – ha chiarito Boeri – saranno regolarmente erogate, in quanto le riforme finora approvate garantiscono equilibrio finanziario nel tempo.
Il disavanzo nei conti c’è, però riguarda la parte relativa alle prestazioni assistenziali che sono a carico dello Stato. Una nuova Riforma volta all’uscita flessibile dal lavoro è in questo momento necessaria per garantire anche l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro a condizione però che il processo sia veloce, poiché se ritardato non darà alcun frutto”.
Su questa scia anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, che ha condiviso l’analisi e la proposta del presidente dell’Inps sulla questione della cosiddetta “uscita flessibile” dal mondo del lavoro che, se da un lato potrebbe generare aumenti di spesa nel breve periodo, più avanti ci porterebbe ad un risparmio più o meno compensativo

Video messaggio del presidente Tito Boeri inviato al Convegno

Il sindacato Direl, tramite il suo segretario generale, Mario Sette, ha lanciato invece le proposte al governo: prima fra tutte l’ascolto dei sindacati durante il processo di Riforma. “Vogliamo riforme certe – chiosa Sette – ed anche stabili nel tempo, che consentano ai cittadini di avere garanzie per il proprio futuro. Le pensioni d’oro sono un problema reale perché ci sono state e ci sono ancora leggi e norme che le hanno consentite ma, in un sistema pensionistico più equo, non c’è spazio per questo tipo di privilegi per pochi. Il governo deve, in tal senso, assumere iniziative e rivedere le attuali condizioni, evitando il pericolo contenziosi”. Durante i lavori moderati dalla giornalista de La Stampa, Grazia Longo, sono inoltre intervenuti l’on. Baurizio Baradello, il Prof. Massimo Angrisani, e l’Arch. Antonio De Marchi (Direl Veneto). I lavori sono proseguiti anche durante il pomeriggio, con le relazioni del Dott. Massimo Lazzarotto, del Dott. Giorgio Fiorino e del prof. Sergio Foà, sui temi, nell’ordine, di anziani e servizi di accoglienza, spesa previdenziale, pensioni e diritti quesiti.

A conclusione del convegno sono intervenuti il Segretario Generale Direl dott. Mario Sette e dott.ssa Barbara Casagrande ed è stato approvato il seguente ordine del giorno:
1. E’ necessario ripensare il sistema previdenziale italiano per far fronte alle conseguenze della crisi demografica e della fragilità economica che ne consegue;
2. Il sistema previdenziale ha per finalità garantire la proporzionalità e l’adeguatezza delle pensioni; assegni al limite della sussistenza non sono ammissibili. E’ quindi necessario ripensare la sua struttura a partire dalla centralità della persona e solo successivamente tener conto del principio della sostenibilità economica.
3. Il sistema vigente ammette privilegi e nello stesso tempo gravi sperequazioni, queste due punte del sistema devono essere ricondotte all’equilibrio
4. la riforma futura non può attendere in quanto ha già le proprie vittime predestinate nei giovani e in coloro che nel lungo periodo di crisi hanno dovuto accontentarsi di occupazioni precarie
5. Gli obiettivi della riforma devono essere:
a) la trasparenza e la piena comprensibilità dei meccanismi di capitalizzazione   delle trattenute e utilizzo delle risorse in forma di investimento che ne incrementino il valore economico;
b) la durata – Non è accettabile che si giochi sui montanti accumulati per garantire risultati economici diversi da quelli che i contribuenti hanno il diritto di ricevere.

 Comunicati stampa:
il Sole24ore,    Italia  OggiLa RepubblicaAgenparlCorriere Quotidiano, Avanti!, Il Fogliettone.it, Il TempoTorino Click, Urban Post

 foto convegnofoto convegnoSlide convegno:
Arch. A. De Marchi: Effetti della crisi economica sulle pensioni
Dott. G. Fiorino: Spesa previdenziale tra equità, solidarietà e sostenibilità dei costi,
Dott. M. Lazzarotto: Anziani e servizi di accoglienza
Prof. M. Angrisani: Una valutazione del sistema pensionistico italiano alla luce della sostenibilità logica
Prof. S. Foà: Pensioni e diritti quesiti. Limiti costituzionali alla discrezionalità politica

Convegno “Pensionati, pensionandi e previdenza sociale facce della stessa medaglia?”

Gentili iscritte/i,
ho il piacere di invitarVi al convegno “Pensionati, pensionandi e previdenza sociale facce della stessa medaglia?”, organizzato da DIREL PIEMONTE in collaborazione con la Segreteria Nazionale Direl e la Struttura Regionale Direl Veneto, che si terrà l’ 11 marzo 2016 presso la Sala Norberto Bobbio del Comune di Torino – Via Corte d’Appello, 16 – a partire dalle ore 10,00 con chiusura lavori alle ore 16,45.

L’evento è accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino con riconoscimento di n. 3 crediti formativi.

Considerato il numero limitato dei posti, siete pregate/i di iscriverVi, entro il 05/03/2016, al seguente indirizzo: eventi@direlemiliaromagna.it

Vi aspetto numerosi.

Il Segretario Regionale
Giancarlo Pastrone

Scarica la brochure dell’evento per visionare il programma.

COMUNICATO STAMPA
Convegno Direl 11 marzo 2016 – “Pensionati, pensionandi e previdenza sociale facce della stessa medaglia?”

Previdenza e assistenza, concetti fondamentali per ogni lavoratore. Solidarietà e equità, le proposte dei sindacati Direl e Codirp per fare fronte a un sistema pensionistico sempre più precario

Previdenza sociale, pensioni e nuove riforme: questi i temi principali che saranno affrontati durante il convegno organizzato dal sindacato dei dirigenti degli enti locali (Direl). Il dibattito è previsto per venerdì 11 marzo, alle ore 10.00, presso la Sala Norberto Bobbio del Comune di Torino (in Via Corte d’Appello, 16). Interverranno all’incontro il sindaco della città, Piero Fassino e il presidente dell’Inps, Tito Boeri.

TORINO  4 marzo 2016
Il sistema pensionistico più forte al mondo è quello della Danimarca, quello italiano, invece, si classifica tra gli ultimi posti. Nel Bel Paese ci si continua ad indignare di fronte alle scandalose pensioni d’oro di pochi privilegiati e agli ingiustificati vitalizi dei politici, perlopiù regionali, mentre gran parte dei pensionati italiani non supera i 500 euro al mese, o poco più. In questo scenario, complesso e controverso, la scena è stata rubata dalle varie Riforme che hanno come effetto la diminuzione del potere d’acquisto delle pensioni, con conseguenze devastanti sul piano sociale. Quando si parla di pensioni non si può non fare riferimento anche alla previdenza sociale, altro tema problematico e articolato: per Direl vale il principio secondo cui i premi versati dai lavoratori non possono essere impiegati a fini diversi da quelli per cui sono stati destinati. Il convegno “Pensionati, pensionandi e previdenza sociale facce della stessa medaglia?”, che si terrà l’11 marzo 2016 alle ore 10, sarà l’occasione per fare il punto sull’incidenza delle differenti Riforme rispetto ad un sistema pensionistico già precario (vedremo nel dettaglio perché) e pieno di insidie. In questo contesto il sindacato degli Enti locali propone al governo di dare stabilità al sistema a lungo termine e di puntare su: “maggiore solidarietà ed equità, ma soltanto dopo un efficace contrasto all’evasione fiscale e al lavoro nero; potenziamento dei controlli, gestione trasparente del patrimonio in affido, contrasto all’evasione ed elusione fiscale; razionalizzazione del numero degli enti previdenziali a vantaggio di INPS e INAIL”.
Il convegno ospitato nel Comune di Torino sarà moderato da Grazia Longo, giornalista de La Stampa e avrà come ospiti nella sessione mattutina: il sindaco di Torino, Piero Fassino; l’on. Maurizio Barandello, (deputato di Scelta Civica); Gianmarco Montanari, direttore generale del Comune di Torino; Massimo Angrisani, Facoltà di Economia, Università Sapienza di Roma; Antonio De Marchi (Direl Veneto) e Tito Boeri, presidente dell’Inps. Previsti anche i saluti dei rappresentanti dei sindacati. Dopo il light lunch, alle 14.00, continueranno il dibattito: Massimo Lazzarotto, presidente Sinodè S.r.r. Verona; Giorgio Fiorino, direttore regionale Marche Inps; Sergio Foà, dipartimento Giurisprudenza dell’Università di Torino; Mario Sette, segretario generale Direl e Barbara Casagrande, segretario generale Unadis (Unione nazionale dirigenti dello Stato) e Codirp (confederazione dei dirigenti della Repubblica).
L’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Torino con riconoscimento di 3 crediti formativi.

Per Info – Ufficio Stampa
email: a.corica84@gmail.com