“Stabilità, trasparenza ed equità nei conti dell’Inps”. Così Tito Boeri, durante il convegno Direl: “Pensionati, pensionandi e previdenza sociale, facce della stessa medaglia?

TORINO, 11 MARZO 2016Convegno “Pensionati, pensionandi e previdenza sociale facce della stessa medaglia?

“Stabilità nei conti dell’Inps, trasparenza nella gestione, equilibrio fra tra contributi versati e gli importi pensionistici erogati e stop ai privilegi da vitalizi”. Inizia così l’intervento di Tito Boeri, presidente dell’Inps, intervenuto durante il convegno organizzato dalla Direl, il sindacato dei dirigenti degli Enti Locali.
In un video messaggio inviato agli organizzatori dell’evento che si è svolto oggi presso il Comune di Torino – sala Norberto Bobbio – il presidente Boeri ha parlato della situazione attuale delle casse dell’Inps ed ha rassicurato i pensionati italiani e i pensionandi, rispetto ai facili allarmismi di questi giorni. “Le pensioni – ha chiarito Boeri – saranno regolarmente erogate, in quanto le riforme finora approvate garantiscono equilibrio finanziario nel tempo.
Il disavanzo nei conti c’è, però riguarda la parte relativa alle prestazioni assistenziali che sono a carico dello Stato. Una nuova Riforma volta all’uscita flessibile dal lavoro è in questo momento necessaria per garantire anche l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro a condizione però che il processo sia veloce, poiché se ritardato non darà alcun frutto”.
Su questa scia anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, che ha condiviso l’analisi e la proposta del presidente dell’Inps sulla questione della cosiddetta “uscita flessibile” dal mondo del lavoro che, se da un lato potrebbe generare aumenti di spesa nel breve periodo, più avanti ci porterebbe ad un risparmio più o meno compensativo

Video messaggio del presidente Tito Boeri inviato al Convegno

Il sindacato Direl, tramite il suo segretario generale, Mario Sette, ha lanciato invece le proposte al governo: prima fra tutte l’ascolto dei sindacati durante il processo di Riforma. “Vogliamo riforme certe – chiosa Sette – ed anche stabili nel tempo, che consentano ai cittadini di avere garanzie per il proprio futuro. Le pensioni d’oro sono un problema reale perché ci sono state e ci sono ancora leggi e norme che le hanno consentite ma, in un sistema pensionistico più equo, non c’è spazio per questo tipo di privilegi per pochi. Il governo deve, in tal senso, assumere iniziative e rivedere le attuali condizioni, evitando il pericolo contenziosi”. Durante i lavori moderati dalla giornalista de La Stampa, Grazia Longo, sono inoltre intervenuti l’on. Baurizio Baradello, il Prof. Massimo Angrisani, e l’Arch. Antonio De Marchi (Direl Veneto). I lavori sono proseguiti anche durante il pomeriggio, con le relazioni del Dott. Massimo Lazzarotto, del Dott. Giorgio Fiorino e del prof. Sergio Foà, sui temi, nell’ordine, di anziani e servizi di accoglienza, spesa previdenziale, pensioni e diritti quesiti.

A conclusione del convegno sono intervenuti il Segretario Generale Direl dott. Mario Sette e dott.ssa Barbara Casagrande ed è stato approvato il seguente ordine del giorno:
1. E’ necessario ripensare il sistema previdenziale italiano per far fronte alle conseguenze della crisi demografica e della fragilità economica che ne consegue;
2. Il sistema previdenziale ha per finalità garantire la proporzionalità e l’adeguatezza delle pensioni; assegni al limite della sussistenza non sono ammissibili. E’ quindi necessario ripensare la sua struttura a partire dalla centralità della persona e solo successivamente tener conto del principio della sostenibilità economica.
3. Il sistema vigente ammette privilegi e nello stesso tempo gravi sperequazioni, queste due punte del sistema devono essere ricondotte all’equilibrio
4. la riforma futura non può attendere in quanto ha già le proprie vittime predestinate nei giovani e in coloro che nel lungo periodo di crisi hanno dovuto accontentarsi di occupazioni precarie
5. Gli obiettivi della riforma devono essere:
a) la trasparenza e la piena comprensibilità dei meccanismi di capitalizzazione   delle trattenute e utilizzo delle risorse in forma di investimento che ne incrementino il valore economico;
b) la durata – Non è accettabile che si giochi sui montanti accumulati per garantire risultati economici diversi da quelli che i contribuenti hanno il diritto di ricevere.

 Comunicati stampa:
il Sole24ore,    Italia  OggiLa RepubblicaAgenparlCorriere Quotidiano, Avanti!, Il Fogliettone.it, Il TempoTorino Click, Urban Post

 foto convegnofoto convegnoSlide convegno:
Arch. A. De Marchi: Effetti della crisi economica sulle pensioni
Dott. G. Fiorino: Spesa previdenziale tra equità, solidarietà e sostenibilità dei costi,
Dott. M. Lazzarotto: Anziani e servizi di accoglienza
Prof. M. Angrisani: Una valutazione del sistema pensionistico italiano alla luce della sostenibilità logica
Prof. S. Foà: Pensioni e diritti quesiti. Limiti costituzionali alla discrezionalità politica

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