Mario Sette, Segretario Generale Direl, contesta le direttive ANCI sulla costituzione del Fondo

Dura e ferma la risposta della Direl alle direttive fornite dall’ ANCI sulla costituzione del Fondo per retribuzione di posizione e di risultato.

Con il Quaderno Operativo di marzo, ANCI ha infatti fornito ai Comuni associati, indicazioni e linee operative sull’ applicazione del CCNL F.L. 2018/2019, introducendo tra l’altro, alcune censurabili interpretazioni della costituzione del Fondo.

Il documento, in particolare, individua come “variabili” le risorse autonomamente stanziate dagli Enti per adeguarlo alle proprie scelte organizzative e gestionali, di cui alla lett.e) comma 2 dell’art. 57 del CCNL.

Una lettura che, interpretando il disposto contrattuale unilateralmente e sulla base delle indicazioni che l’ANCI stessa aveva fornito in sede di formulazione dell’atto di indirizzo preliminare al contratto, stravolge i contenuti della negoziazione intervenuta sul punto tra ARAN e parti sindacali.

Al contrario, il Fondo costituisce un insieme di risorse unico, un blocco integrato, al quale accedono alcune risorse in modo che da un anno all’altro possano modificarsi. E’ per questo che l’importo, unico ed indistinto, ai sensi del comma 1 dell’articolo 57, deve essere costituito annualmente.

E’ evidente che le risorse autonomamente stanziate dagli Enti per adeguare il fondo alle proprie scelte organizzative. non possono qualificarsi come “variabili”: si tratta, invece, di risorse che incrementano le retribuzioni di posizione e risultato dei dirigenti e vanno a far parte, in maniera stabile e continuativa di un fondo che il CCNL non distingue in parti stabili o variabili, e che, dunque, restano fisse finché l’Ente non modifichi la sua organizzazione.

Questa la decisa e puntuale contestazione all’ interpretazione fornita dall’ ANCI, che Mario Sette, nella qualità di Segretario Generale aggiunto della Fedirets e Segretario Generale della Direl, ha formalizzato nella lettera che pubblichiamo (clicca qui)

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